Cosa succede quando il tuo bambino inizia a emettere del liquido biancastro dalla sua bocca, specialmente durante la poppata?
Fortunatamente niente di grave, salvo casi molto rari.
La condizione in cui fuoriesce dalla bocca del neonato della saliva con una consistenza più corposa, viene definita reflusso.
Ci sono tante mamme come te che si trovano a dover convivere con il reflusso del loro piccolo, senza tuttavia capire bene effettivamente come trattarlo.
Poiché circa il 50% dei neonati soffre di reflusso, è molto importante per un genitore comprendere in cosa consiste il reflusso nel neonato e quali sono i rimedi per risolvere questo problema.
In questo articolo puoi trovare tutte le informazioni che devi sapere sul reflusso nel neonato.
Indice
Cos’è il reflusso nel neonato e come riconoscerlo
Il reflusso nel neonato, definito come reflusso gastroesofageo, consiste nella risalita di liquidi dallo stomaco verso l’esofago, per eventualmente fuoriuscire dalla bocca. Il liquido è composto da l’unico alimento che il piccolo può mangiare nei primi mesi di vita: il latte. Per questo motivo il colore della saliva tende a essere bianco e di corposa consistenza. Il reflusso può causare generalmente vomito e rigurgito.
Ma perché si verifica nei neonati? Il reflusso è molto presente nei neonati perché il canale che si trova tra l’esofago e lo stomaco (cardias) non funziona ancora nel modo corretto, data la sua immaturità.
Per rendere meglio l’idea con un esempio pratico, possiamo paragonare il neonato a una bottiglia d’acqua piena con il tappo semiaperto, posizionata orizzontalmente. Inevitabilmente ci sarà la fuoriuscita di qualche goccia d’acqua.
Quanti bambini soffrono di reflusso gastroesofageo?
È una problematica da sempre molto diffusa in tutti i bambini fino ai 10-18 mesi di vita. Circa 1 bambino su 2 soffre di questo disturbo.
Purtroppo, solamente negli ultimi anni sono stati fatti sforzi per sensibilizzare i genitori su questo tema affinché potessero risolvere disturbi che non venivano trattati tempestivamente.
Infatti, i genitori avevano la tendenza di lasciare che il reflusso passasse da solo, senza intervenire per aiutare la povera creaturina.
I sintomi del reflusso nel neonato
Il fenomeno principale che deve mettere subito in allerta i genitori è la presenza di rigurgito o vomito, perché questi manifestano esplicitamente la risalita del latte, dallo stomaco alla bocca.
Rigurgito e vomito non sono gli unici casi che devono far sospettare della presenza di un marcato reflusso nel neonato.
In realtà, in varie circostanze, il contenuto gastrico non arriva fino alla bocca, ma termina alla gola, oppure all’esofago, senza uscire dalla bocca.
Come fare a capire che si tratta effettivamente di reflusso? È necessario verificare i seguenti aspetti per identificare la presenza del reflusso:
Mancanza di appetito: il bambino sembra non accettare il cibo
Pianti molto frequenti: specialmente persistenti dopo e durante i pasti
Forte irritabilità: il piccolo avverte spesso malessere
Crescita rallentata: lo sviluppo del neonato sembra arrestarsi, e, in casi gravi, si manifesta un calo del peso corporeo
Tosse persistente: presente anche senza forme di raffreddore
I rimedi efficaci al reflusso del neonato
Prima di tutto, è necessario consultare il proprio medico in modo tale da avere un riscontro completo.
Ad ogni modo, ci sono tre accorgimenti che puoi applicare per migliorare il reflusso del neonato:
Metti il tuo piccolo in una posizione del corpo che favorisce la digestione, così da contrastare la risalita di latte e saliva. Subito dopo la poppata, mettilo in posizione verticale, oppure fallo stendere delicatamente sul letto con la testolina sollevata di circa 30 gradi, ovvero con il mento rivolto inclinato verso il basso.
Fai mangiare il tuo piccolo in modo corretto dandogli le giuste quantità di cibo (latte). Se allattato al seno, fagli fare una pausa durante le poppate. Nel caso in cui prendesse il latte artificiale, si potrebbe valutare un latte più denso.
Introduci, appena possibile, cibi solidi. Questi aiutano ad assorbire i succhi gastrici che causano irritazione all’esofago e favoriscono la risoluzione del reflusso.
Perché i farmaci dovrebbero essere limitati?
L’uso di farmaci per risolvere il reflusso gastroesofageo del neonato è consigliato soltanto in casi gravi in cui è necessario effettuare una diagnosi più approfondita.
Tuttavia, il 95% dei neonati che soffrono di reflusso guariscono da soli entro i due anni di vita, senza richiedere particolari interventi. Questo perché Il canale che si trova tra esofago e stomaco (cardias) inizia a lavorare in maniera corretta dando benefici a tutto l’apparato digerente. È l’organismo stesso che, migliorando nel tempo, aiuta il piccolo a risolvere molte delle tensioni più comuni.
L’osteopatia pediatrica per risolvere il reflusso nel neonato
L’osteopatia è da sempre uno dei migliori metodi per risolvere il reflusso nel neonato, proprio perché si occupa di trattare i disturbi del piccolo analizzando il corretto funzionamento di tutto il suo corpo.
Grazie alla comprensione dello stato di salute del neonato e all’aiuto dei genitori, l’osteopata professionista garantisce il miglioramento del reflusso del neonato in soli 3-4 trattamenti.
Si tratta dunque di una soluzione non invasiva, benefica e con effetti duraturi a lungo termine.
Conclusione
Mi auguro che tu possa aiutare il tuo piccolo il più possibile standogli vicino e trasmettendogli tutto il tuo amore. E spero tanto che il neonato sia in grado di guarire in autonomia e che la sua crescita sia salutare.
Comprendo anche che non sia facile per un genitore avere la sicurezza di comportarsi nel modo corretto nei confronti del proprio piccolo.
Infatti, molto spesso mamme e papà portano i propri piccoli in visita presso il nostro studio per verificare che il bimbo sta crescendo al meglio.
Se anche tu desideri capire se il tuo piccolo soffre di reflusso o altre tensioni, chiama il 3332469739 oppure contattaci alla mail info@nannasana.it per prenotare una visita del neonato presso il nostro studio, oppure online.
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