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Allattamento al seno: 5 cose da sapere


perla di latte

Solo una mamma può descrivere vividamente cosa significa nutrire il proprio piccolo.


Allattare al seno è un momento gioioso, emozionante, anche se talvolta non così semplice. Come d’altro canto lo è tutto il percorso del genitore, che guida passo passo il proprio piccolo, avendo cura che cresca correttamente.


Per assicurare al neonato una crescita forte e sana, è importante che i genitori siano in possesso delle informazioni corrette.


Riconoscere quale sia il comportamento migliore da utilizzare in un determinato momento, sapere cosa è giusto fare, quando è il momento di preoccuparsi e quando, invece, si può restare tranquilli. Tutto questo è possibile grazie a una corretta formazione che trasmetta un forte senso di sicurezza ai genitori.


Sull’allattamento al seno si potrebbe scrivere senza sosta. Tuttavia, in questo articolo, sono state selezionate le 5 cose fondamentali che ogni genitore dovrebbe conoscere sull’allattamento al seno.

 

Indice

 

1) Benefici e vantaggi dell’allattamento al seno

I benefici dell’allattamento al seno sono molteplici e interessano sia il neonato, che la salute della mamma.


I nutrienti contenuti all’interno del latte materno soddisfano pienamente le richieste alimentari del neonato, contribuendo ad una crescita forte e sana. Di conseguenza, il piccolo gode di una equilibrata flora batterica intestinale e di una solida protezione da malattie e virus.


Inoltre, lo sviluppo cognitivo del neonato è migliorato e le madri che allattano hanno tassi più bassi di obesità. Altre malattie croniche come il diabete (sia di tipo 1 che di tipo 2), l'obesità, l'ipertensione, le malattie cardiovascolari, l'iperlipidemia e alcuni tipi di cancro sono notevolmente ridotte [1].


2) L’allattamento al seno nei primi giorni

I primi giorni in cui il piccolo apre gli occhi e incontra quello che lo circonda sono molto delicati. È senza dubbio il momento più importante e cruciale per la crescita del piccolo e del legame genitore-figlio.


Potrebbe risultare scontato, ma allattare al seno subito dopo il parto deve essere una pratica obbligatoria per la madre. Non solo, la mamma deve entrare in contatto fisico con la sua creatura, in cui il calore dei due corpi si incontrano.


Posizionare il piccolo avvolto da teli caldi sul corpo della mamma aiuta il naturale attacco al seno, oltre a ridurre il rischio di ipoglicemia e di stabilizzare la temperatura corporea e il battito cardiaco.


Questo favorisce in modo spontaneo e naturale il legame tra mamma e figlio, senza trascurare il papà che dovrà partecipare e cooperare affinché possa anche lui trasmettere al proprio piccolo affetto e vicinanza.


3) Cosa mangiare mentre si allatta

È necessario seguire una specifica alimentazione mentre si allatta il proprio piccolo al seno?


Sono diffuse molte teorie su questo argomento, promuovendo uno stile alimentare talvolta fin troppo rigido. Le strategie alimentari sono soggettive. Ognuno potrebbe avere maggiori benefici con un determinato stile di alimentazione. Questo non implica che tutte le madri debbano seguire una dieta precisa.


Un’alimentazione bilanciata influenza la qualità del latte prodotto, come confermato da numerosi studi [2], e dunque la qualità dei nutrienti acquisiti dal neonato.


È importante infatti che la madre assuma alimenti vari ed equilibrati, preferendo cibi meno elaborati.

I pesci predatori di grossa taglia, poiché accumulano metalli pesanti, dovrebbero essere limitati. Alcool, invece, da evitare sempre


4) Quando smettere l’allattamento

È possibile smettere l’allattamento al seno a partire dal sesto mese di vita del neonato.


Le raccomandazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) prevedono infatti allattamento esclusivo fino ai sei mesi di vita. Superato tale periodo, la madre può decidere di cambiare metodo di alimentazione, nonostante si raccomandi fortemente di continuare l’allattamento fintanto che non si avverti un reale bisogno.


Come mostrato prima, i benefici sono molteplici, sia per il piccolo che per la madre. Infatti, non è raro trovare madri che continuano ad allattare al seno fino ai 2 anni di vita.


5) Posizione allattamento

La pratica richiede una posizione confortevole che aiuti il trasferimento del latte al piccolo.


Una delle posizioni più comuni è quella semi-reclinata, poiché offre una sensazione naturale e confortevole. Per rendere questa posizione ancora più comoda, è possibile utilizzare dei cuscini di supporto per evitare di essere completamente sdraiati oppure scegliere di allattare su una poltrona reclinabile. In alternativa, quando si ha la necessità, ad esempio dopo un intervento chirurgico o un parto cesareo, la posizione sdraiata di lato è un'opzione benefica: sia la madre che il neonato si distendono lateralmente, pancia a pancia.


La posizione di allattamento al seno "stile rugby" implica il sostegno del bambino lungo l'avambraccio della madre mentre lei è seduta. In questa situazione, i piedi del bambino dovrebbero essere orientati verso lo schienale della sedia o della poltrona.


In presenza di gemelli, è consigliato assumere la posizione “a rubgy doppia”.


Conclusione

Selezionare le informazioni più importanti sull’allattamento al seno non è un’operazione semplice. Ci sarebbero tanti aspetti da trattare su un argomento così vasto.


Ad ogni modo, questi 5 punti possono essere considerati come dei pilastri dell’allattamento, ovvero informazioni che ogni genitore dovrebbe conoscere dall’inizio.


In questo modo, mamma e papà possono vivere l’allattamento come una meravigliosa avventura, invece di essere avvolti dall’incertezza.


Il Centro Nannasana è comunque a tua disposizione per supportarti durante tutta la crescita del proprio piccolo. La nostra focalizzazione sulla risoluzione dei disturbi del piccolo ci permette di dare un contributo concreto alle famiglie.


Puoi trovarci a Saluzzo in Corso XXVII Aprile, 2. Se desideri fissare un appuntamento puoi chiamare il 3332469739 o scriverci a info@nannasana.it.


La tua salute e quella del tuo bambino sono la nostra priorità.

 

[1] Binns C, Lee M, Low WY. The Long-Term Public Health Benefits of Breastfeeding. Asia Pac J Public Health. 2016;28(1):7-14. doi:10.1177/1010539515624964


[2] Bravi F, Di Maso M, Eussen SRBM, et al. Dietary Patterns of Breastfeeding Mothers and Human Milk Composition: Data from the Italian MEDIDIET Study. Nutrients. 2021;13(5):1722. Published 2021 May 19. doi:10.3390/nu13051722


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